Approfitta del Super Bonus per ristrutturare la tua casa a costo zero o quasi

Il Decreto Rilancio ha introdotto un Super Bonus che prevede la possibilità di ristrutturare casa gratis. Chi effettua lavori di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico si vedrà restituire tutta la cifra spesa in cinque quote di pari importo, più un bonus aggiuntivo.
I lavori in questione sono in particolare quelli di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico per i quali è prevista la nuova detrazione al 110% dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
La detrazione, ripartita in 5 anni, cedibile anche a banche e assicurazioni o all’impresa che effettua i lavori sotto forma di sconto in fattura, riguarda tutti quegli interventi che riducono l’impatto ambientale degli edifici, producono un risparmio energetico e proteggono dai rischi sismici.

Bonus ristrutturazione, ecobonus e sismabonus al 110%

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I lavori per cui è ammesso il bonus riguardano:

Ristrutturazioni edilizie
Lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali oppure sulle singole unità immobiliari.

Efficienza energetica
Lavori di riduzione fabbisogno energetico, miglioramento termico edificio, pannelli solari, sostituzione impianti riscaldamento. Sono gli interventi agevolati con l’ecobonus al 65% previsti dall’articolo 14 del dl 63/2013.

Lavori antisismici

Lavori che riducono il rischio sismico nelle zone 1, 2 e 3 (in base alla classificazione del rischio sismico) previsti dall’articolo 16, commi 1-bis e 1-ter, del decreto legge 63/2013.
Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna: sono i lavori agevolati con il nuovo bonus facciate introdotto dalla manovra 2020 (articolo 1, comma 219, legge 160/2019).
Installazione di impianti solari fotovoltaici.
Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Detrazioni

Il contribuente può applicare direttamente in dichiarazione la relativa detrazione prevista (110%, 65%, 50% e via dicendo, a ognuno dei lavori di applica l’agevolazione specificamente prevista dalle norme sopra richiamate). Oppure, in alternativa, può scegliere tra:

Sconto in fattura: è una somma che corrisponde alla detrazione spettante, che viene direttamente scalata sul corrispettivo dovuto al fornitore che ha effettuato gli interventi. Quest’ultimo recupera poi la somma applicando un credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con facoltà di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Il credito d’imposta può essere utilizzato anche in compensazione. La quota di credito d’imposta non utilizzata nell’anno può essere usufruita negli anni successivi, ma non può essere richiesta a rimborso.

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